Vi portiamo a conoscere una Venezia insolita con i vostri bambini: Piazza San Marco, Rialto?
No. La Venezia che vogliamo raccontarvi è quella autentica e meno turistica, tra campielli e calli sconte (nascoste), dove forse non siete mai approdati. La Venezia dei veneziani. La Venezia con i veneziani.
Esistono ancora? Ebbene sì, anche se in via di estinzione, sopravvivono a fatica tra i turisti che sgomitano per un selfie sul ponte dei Sospiri.
Esistono… e ci osservano, e spesso non ci amano. Non apprezzano il turismo mordi e fuggi, che ubriaca e fagocita la città.
Quindi mi raccomando, stringiamo un patto! Vi sveleremo alcuni luoghi autentici e insoliti di Venezia, ma voi sarete… invisibili! Così bravi da confondervi tra i veri veneziani, rinunciando a qualche selfie, camminando in fila indiana, visitando in punta di piedi, con calma, amore e rispetto la città più bella (e vulnerabile) del mondo.
(Per approfondire, leggi l’articolo Un turismo sostenibile a Venezia è possibile?).
Sommario
Visita al Giardino mistico
Un giardino segreto a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia, custodito e coltivato dai frati dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, che dalla seconda metà del Seicento abita il convento adiacente la Chiesa di Santa Maria di Nazareth.
Il Giardino Mistico è aperto al pubblico solo su prenotazione, con visita guidata.
Il progetto di restauro ha tenuto conto sia dell’organizzazione geometrica degli spazi, in dialogo con l’aspetto mistico e simbolico legato alla religione cristiana, che degli aspetti più naturali. L’intento era di ripristinare la biodiversità lagunare, partendo dalla riscoperta della viticoltura locale.
In collaborazione con il Consorzio Vini Venezia, sono state fatte analisi del Dna, che hanno permesso di impiantare nell’orto-giardino un vigneto, composto da antiche varietà autoctone.
Il Giardino Mistico è distribuito in sette aiuole: tra queste l’orto delle erbe officinali, fondamentale soprattutto per la coltivazione di melissa, usata nella tradizionale Acqua di Melissa, prodotta dal convento.
C’è naturalmente l’orto e il frutteto “dei gusti perduti”, con quaranta varietà antiche di alberi da frutto.
Giochi in Campo San Giacomo dell’Orio
Ombreggiato da platani secolari, qualche panchina rossa per una pausa contemplativa, una fontana pubblica dove riempire la borraccia, Campo San Giacomo dell’Orio è uno dei campi più veneziani in assoluto. Attenzione, perché qui i bambini la fanno da padroni! Nel pomeriggio dopo la scuola, li vedrete a bande giocare a nascondino, a calcio, lanciarsi con il monopattino (il mezzo più usato dai bambini veneziani).
In mezzo al campo, i bambini del Sestiere di Santa Croce supportati da S.O.S Artisti di Strada, hanno realizzato un vero orto comune.
E poi qui c’è uno dei simboli della lotta della comunità veneziana contro l’overtourism, il Teatro d’Anatomia.
Antico Teatro di Anatomia
L’Antico Teatro di Anatomia di Venezia fu costruito per volontà del Senato veneziano nel 1667 per ricerche medico-scientifiche sui cadaveri. Di proprietà pubblica, è stato recentemente privatizzato, con l’idea di utilizzarlo a scopi turistico-commerciali.
Contro questo progetto, che trasformerebbe il Teatro Anatomico nell’ennesimo ristorante per turisti, la comunità di S. Giacomo dall’Orio si è mobilitata per difendere il palazzo, simbolo della propria resilienza. Il campo, come ho detto, è uno dei pochi spazi della città ancora densamente abitati da residenti, che sono riusciti a conservare qui socialità e servizi.
Non solo, il Teatro anatomico è uno spazio di condivisione di piccoli eventi locali e iniziative.
Un nuovo ristorante non solo assorbirebbe i locali interni, ma anche quelli esterni con il plateatico. Corroderebbe ancora di più un tessuto sociale già ferito.
Chiesa di San Giacomo dell’Orio
Entrate infine nell’antichissima Chiesa di San Giacomo dell’Orio, risalente all’anno Mille, esempio equilibrato di sovrapposizioni stilistiche. A destra è situato un antico fonte battesimale, giunto a Venezia durante la IV Crociata dall’Anatolia. Raccontate ai bambini che qui i piccoli venivano completamente immersi, per il battesimo. Se alzate gli occhi, il soffitto ligneo a cassettoni dipinti vi ammalierà con il suo splendore e la strana struttura a carena di nave.
La chiesa è ricca di splendide tele, tra cui alcune dipinte da Paolo Veneziano, Palma il Giovine, Paolo Veronese, Lorenzo Lotto.
Passeggiata lungo Fondamenta degli Ormesini e Misericordia
Provenendo dal Ghetto Ebraico, approdate a Fondamenta degli Ormesini, la cui naturale prosecuzione cambia toponimo in Fondamenta della Misericordia.
Si tratta di una passeggiata immersi nella venezianità: scordatevi qui i penosissimi negozi di souvenir turistici, troverete solo botteghe alimentari, negozi di ferramenta nautica, interessanti show room d’arte, piccoli bar, osterie e gustosissime ciccheterie.
Spunta la Luna (dall’acqua)
Lungo Fondamenta della Misericordia fate una sosta a Sulla Luna, bistrot e libreria indipendente interamente dedicata all’illustrazione per grandi e piccini.
Seduti nella saletta interna, o fuori con luminoso affaccio sul canale, potrete gustare la selezionata offerta di prodotti naturali, dalla caffetteria ai dolci (anche vegan), dai formaggi ai vini. E immergervi tra colorati albi illustrati. La bella notizia è che non serve essere bambini per trovare pane (e cultura) per i propri denti! La libreria ha in catalogo esaltanti graphic novel, libri di cucina e anche di poesia.
In vendita qui, fino ad esaurimento scorte, anche Libri Finti Clandestini, bellissimi taccuini realizzati con carta di riciclo.
Laboratori creativi alla Giudecca
L’isola della Giudecca, che si affaccia sul canale omonimo, è una delle zone più tranquille e meno turistiche di Venezia.
Una volta all’anno l’isola è raggiungibile da Venezia camminando. In occasione della Festa del Redentore, che cade la terza domenica di luglio, viene infatti realizzato un ponte di barche che unisce la Chiesa del Redentore alle Zattere.
Dall’imponente edificio neogotico dell’ex mulino Stucky, eretto su progetto del tedesco Ernest Wullekopf nel 1896 e che oggi ospita un hotel della catena Hilton, proseguite verso il chiostro del convento sconsacrato dei Santi Cosma e Damiano, dove ha sede hub artigianale di rilievo. Qui potrete accedere a dimostrazioni dell’arte vetraia, a corsi per realizzare una vera maschera veneziana, e a vari laboratori artistici, per adulti e per bambini.
Leggi l’articolo Giudecca creativa, cosa vedere
Scoprendo l’Isola di San Giorgio
Il canale della Grazia separa l’Isola di San Giorgio dalla Giudecca, col vaporetto n.2 in un attimo arriverete. E allora continuiamo a svelarvi la nostra Venezia insolita: passeggiate lungo la marina, ascoltando in silenzio i suoni delle bellissime barche a vela ormeggiate. Il canto delle sartie che tintinnano al vento, scricchiolii di legni antichi, lo sciabordio delle onde.
E poi siete pronti per la vostra ascesa verso il cielo.
Basilica e campanile di San Giorgio
Perfetto anche per i pigri bambini, si accede alla torre campanaria grazie ad un comodo ascensore. E in un attimo, Venezia è davanti a voi, nella sua fulgida bellezza.
Siamo a settantacinque metri d’altezza: l’occhio plana sull’iconica Piazza San Marco, a est sul Lido, a ovest sulla Giudecca, fino ai Colli Euganei.
Visitate anche la chiesa. Bellissima e bianchissima la facciata in pietra d’Istria, fu progettata da Andrea Palladio, che però non la vide compiuta. La chiesa conserva opere di grandi maestri, quali Palma il Giovane, Vittore Carpaccio, Tintoretto.
Nel presbiterio, non mancate di ammirare il grande telero del Tintoretto, Ultima Cena. La scena si svolge in una fumosa e mal illuminata trattoria veneziana del 1594, in un’atmosfera molto realistica.
Fondazione Giorgio Cini e il labirinto
La Fondazione Giorgio Cini è un’istituzione culturale, conosciuta a livello internazionale, con un importante archivio, biblioteca, fototeca e una vasta raccolta d’arte.
Sono disponibili tre tour, che potrete anche acquistare in pacchetto.
Il tour 1 comprende la visita al Chiostro del Palladio, al chiostro dei cipressi, del refettorio, la sala delle fotografie e la vista sullo scalone del Longhena.
Il tour 2 prevede la visita all’interno del Labirinto Borges, aperto al pubblico per la prima volta nel 2021. Il percorso è lungo quasi un chilometro, fu progettato nel 2011 dall’architetto inglese Randoll Coate, in omaggio allo scrittore Jorges Luis Borges e in particolare al suo racconto Il giardino dei sentieri che si biforcano. Perdetevi con i bambini tra le 3200 piante di bosso, ascoltando con le audioguide la melodia appositamente composta da Antonio Fresa, Walking The Labyrinth.
Il tour 3 Il tour consente di visitare il Bosco della Fondazione e le Vatican Chapels, le dieci cappelle progettate da architetti internazionali per la 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Con audioguida e colonna sonora originale.
Le Stanze del Vetro
Le Stanze del Vetro è un progetto espositivo, situato nell’ala ovest dell’ex Convitto, che promuove lo studio e la valorizzazione dell’arte vetraria del Novecento e contemporanea.
Noi abbiamo visitato la mostra “L’Arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg”, al momento ancora fruibile in modalità online. Le domeniche sono dedicate alle famiglie con SUNglassDAYs, visite guidate alle mostre in corso, previa prenotazione.
Dove sboccia la cultura? Anche in Serra dei Giardini
Il sestiere di Castello è una delle zone più verdi di Venezia, grazie ai Giardini e all’isola di Sant’Elena.
Per i veneziani la Serra dei Giardini è un must, e non è una semplice serra.
È innanzitutto un elegante padiglione in stile Liberty nel 1894, realizzato in occasione della Prima Esposizione Internazionale d’Arte. Dismessa poi per svariati anni, il comune ne ha finanziato il restauro col duplice scopo di conservazione e fruizione.
Tra bulbi e orchidee, palmette e bonsai, la Serra propone, oltre che la rivendita di semi e piante, pasti veloci e centrifughe, utilizzando solo stoviglie compostabili e prodotti biologici.
Ma la Serra dei Giardini è soprattutto un luogo d’incontro e di relazione, per grandi e bambini, per turisti, soprattutto nei periodi della Biennale, ma anche per residenti e studenti.
La Cooperativa che la gestisce, Nonsoloverde, è infatti fortemente impegnata nell’organizzazione delle attività didattiche e culturali in tutto l’arco dell’anno. Alla Serra potrete partecipare a laboratori di educazione ambientale, di giardinaggio, di riciclo creativo e tanto altro.
Dalla Serra, raggiungete i Giardini di Sant’Elena, lo spazio verde più ampio di Venezia. Troverete, immersi in una bellissima pineta vista laguna, il parco giochi, campetti per calcio, basket, pattinaggio.
Un prato in Campo (San Pietro di Castello)
La bellezza di Campo San Pietro, o San Piero de Casteo, è quella di non essere lastricato e di aver conservato un prato verde, dove i vostri bambini potranno allegramente pascolare!
Raccontate loro che questa in origine era la caratteristica di tutti i campi della città, che venivano coltivati ad ortaggi, o adibiti a pascolo per pecore e caprette, oppure, in alcuni casi, anche utilizzati come cimiteri.
In seguito, i campi vennero pavimentati, dapprima in cotto, con mattoni a spina di pesce, successivamente con blocchi di trachite, chiamati masegni.
La chiesa di San Pietro fu antica sede vescovile, dal 1451 fu sede del Patriarcato di Venezia e, fino al 1807, cattedrale della città. Fu Napoleone a traferire la cattedra nella Basilica di San Marco, che fino ad allora era stata cappella privata dei dogi.
A fine giugno si celebra in questo campo una festa popolare (Festa di San Pietro di Castello) con numerose iniziative, stand gastonomici, spettacoli musicali, giochi per bambini.
La nostra passeggiata alla scoperta della Venezia insolita e autentica finisce qui, ma se avete in programma più giorni a Venezia, visitate anche il Lido di Venezia!
Bru dice:
Andare alla scoperta di una città come Venezia ma visitando i suoi lati meno conosciuti è il modo migliore e più bello per capire un luogo, davvero piacevole il vostro città tour
Annalisa Trevaligie-Travelblog dice:
la nostra ultima visita a Venezia risale a qualche anno fa, quando ancora avevamo il passeggino. E ti assicuro che non è stato facile girare tra scale e ponti! Mi piacerebbe tornare però, e rifare il giro che avete fatto voi! Che posti!!!
Teresa dice:
Con i più piccoli io consiglio sempre marsupio o zaino! So bene quanto sia difficoltoso con i passeggini!
Silvia The Food Traveler dice:
Sono stata a Venezia da bambina e ne ho dei ricordi veramente confusi. Ora ho in programma di tornarci insieme a mia mamma per un weekend, e mi hai dato dei suggerimenti che mi ispirano molto. In particolare il Giardino Mistico di cui sono andata a vedere alcune immagini online.
Poi una sosta al bistrot Sulla Luna per riposare e mangiare qualcosa!
Teresa dice:
SE vieni fammi sapere, posso darti qualche dritta!
Patrizia dice:
Non sapevo ci fosse un labirinto a Venezia, ne tantomeno esistesse Sulla Luna. Quest’ultima è una scoperta davvero interessante visto che durante i miei viaggi vado sempre a cercare luoghi di questo genere!
Teresa dice:
Il labirinto è stato aperto l’anno scorso, ma realizzato una decina di anni fa. Non so perché sia stato chiuso tutti questi anni.
Libera dice:
Anche se hai descritto un itinerario per bambini , penso che questo percorso lo farei volentieri anche io. Ricco e dettagliato , complimenti
Teresa dice:
Infatti Libera, l’itinerario è adatto anche agli adulti!
Paola dice:
Adoro Venezia e tornerei anche domani a visitarla! Sinceramente non pensavo fosse adatta per viaggi con bambini, soprattutto per le sue vie e i suoi ponti!
Teresa dice:
Venezia è perfetta per i bambini, dato che non ci sono auto, possono scorrazzare in libertà. E se sono piccolissimi… marsupio o zaino!
Paola dice:
Quante meraviglie fuori dai soliti schemi! Che fortunati i piccoli viaggiatori! Devo passare da Venezia il mese prossimo: non ti nascondo che alcune cose interessano anche me! Un giro nel labirinto lo farei volentieri.
Arianna dice:
Un percorso interessante a tutte le età non solo per bambini, mi piace scoprire questi lati più nascosti delle città, sicuramente più autentici e veri soprattutto in una città molto turistica
Elena dice:
Sono stata a Venezia un paio di volte, ma ho visto solo i luoghi classici e più gettonati. Mi piacciono questi articoli perché mi fanno vedere una città da un altro punto di vista. Ho trovato molto bello il labirinto, deve essere davvero divertente per i bambini, ma anche per gli adulti.
Teresa dice:
Sì, il Labirinto è divertente, ma io ho preferito la vista dal Campanile di San Giorgio!
Lucia dice:
Anche se non ho bambi piccoli ho letto con interesse il tuo articolo e ritengo che molte delle cose che ahi descritto sono interessanti da fare anche per gli adulti.
Teresa dice:
Sì Lucia, sono attività e luoghi perfetti anche poer gli adulti!
Antonella dice:
Davvero tante bellissime idee per apprezzare Venezia anche con i bimbi. Io non ho bambini ma sono certa che la libreria dedicata alle illustrazioni mi incanterebbe
Teresa dice:
SE ami il mondo dell’illustrazione e della grafica, immerso in un contesto tipicamente veneziano, sì, assolutamente! Alla Luna ci sono libri e albi illustrati per tutte le età!
Marina dice:
In ogni luogo che visito, cerco sempre di visitare luoghi insoliti o per lo meno poco frequentati dai turisti. Grazie davvero per tutte queste utili dritte da utilizzare la prossima volta che andrò in città.
Valentina dice:
Siamo stati a venezia da poco ma in un periodo molto caotico. Sicuramente torneremo e seguiremo i vostri preziosi consigli!
Venezia Help dice:
Complimenti per questo “articolo-guida” si leggono spesso itinerari su Venezia, ma poche volte si pensa ai turisti più piccini, che d’altronde hanno bisogni da assecondare e esigenze che vanno tenute in considerazione specie se si sceglie una città unica come Venezia.
Credo sia opportuno considerare di spostarsi principalmente in vaporetto, un’alternativa valida per farli affaticare poco, e per permettergli di godersi la città da un’altra prospettiva.
Da veneziana consiglierei di poterli durante il carnevale, è si molto caotico e pullulante di turisti, ma secondo me si possono portare a casa un ricordo unico, scoprendo un carnevale diverso dagli altri, ma magico e con una storia che prosegue da decenni.
Teresa dice:
Grazie per i suggerimenti!