Cosa vedere in un tour della Sicilia Orientale con bambini e ragazzi, dal tripudio di colori dell’Etna, passando per Siracusa, le due Noto, fino al vivace villaggio di pescatori Marzamemi?
Vi raccontiamo la nostra esperienza di qualche anno fa, con itinerari speciali e insoliti per scoprire una Sicilia autentica… formato famiglia.
Sommario
Sull’Etna, non solo crateri sommitali!
Con i suoi tremila metri di altitudine, l’Etna domina maestoso e potente tutto il paesaggio della Sicilia Orientale. È uno dei vulcani più attivi al mondo, e proprio questa sua caratteristica determina anche la fattibilità di un’escursione sui crateri sommitali.
Questi, in condizioni normali, sono raggiungibili dal Rifugio Sapienza, con la funivia e poi a piedi o in jeep.
Ma noi abbiamo preferito, per risparmiare, ma anche per evitare un tour altamente turistico, un percorso a piedi sui crateri silvestri.
I primi raggiungibili dal Rifugio Sapienza, Superiore e Inferiore, si sono formati in seguito all’eruzione del 1892.
Proseguite verso nord, direzione Monti Calcarazzi, dove è ben visibile l’eruzione del 2001. Uno spettacolo emozionante: proprio sulla sciara, l’accumulo nero di scorie vulcaniche che si formano ai lati delle colate laviche, spuntano arazzi rosa di Saponaria, macchiati talvolta dal giallo dell’elicriso.
Sferzate di vento scompigliano capelli ed emozioni, ma camminiamo intrepidi, come se fossimo sostenuti dall’energia del vulcano.
Siracusa con i bambini
Fondata dai Greci in una placida insenatura del Mar Ionio, Siracusa è una città moderna, che si fermata però alle soglie dell’isola di Ortigia, collegata alla terraferma da due ponti. Oltrepassati i ponti, entrerete in un museo a cielo aperto. Ortigia è infatti il centro della Sicilia che forse ha maggiormente mantenuto, nel tessuto viario, quella straordinaria stratificazione di città che caratterizza la storia dell’isola; essa incastona l’una nell’altra la città greca e quella bizantina, quella normanna e quella barocca in un solo, trasognato dedalo di vie e architetture. Segnata dal catastrofico terremoto del 1693, assieme a tutte le città della Sicilia Orientale, fu protagonista di un’importante opera di ricostruzione, che ne modificò radicalmente l’intera rete insediativa. La città fu in gran parte ricostruita, secondo lo stile dell’epoca, il barocco, mantenendo ove possibile le strutture precedenti.
Una sintesi perfetta di questa contaminazione la troverete nel Duomo, una sorta di astronave che ha viaggiato nel tempo, congelando al suo interno epoche diverse. Quella greca, ancora visibile sul prospetto laterale nelle sue imponenti colonne, quella bizantina, con l’edificato che riempie i vuoti tra queste e quella barocca, con la facciata dalla bellezza sfacciata e svolazzante.
Al Parco Archeologico della Neapolis, continuiamo a saltellare dall’epoca greca, con il suggestivo Teatro Greco e le imponenti Latomie, a quella romana, con l’Anfiteatro.
Scopri qui cosa fare e cosa vedere a Siracusa.
Riserva Naturale Cavagrande del Cassibile
Siete pronti a calarvi in uno spettacolare canyon, lungo dieci chilometri e profondo fino a trecento metri, scavato dalle acque del Cassibile nel calcare degli Iblei? Il trekking non è adatto ai piccolissimi, non tanto per situazioni pericolose, quanto perché potreste rischiare di doverveli portare sulle spalle al ritorno. Ma dai sei anni, se allenati, ce la possono fare!
Noi siamo scesi la mattina presto, prima dell’arsura del sole (anche perché gran pare del percorso è esposto), tra scenari mozzafiato, gole e anfratti, lambendo antichi villaggi rupestri.
Raggiunto il fiume, vi aspettano le acque cristalline e turchesi del fiume, che forma una sorta di piscine naturali, incastonate nella roccia.
Bagnatevi e refrigeratevi a piacere e in abbondanza… perché vi aspetta la salita del ritorno, sotto il sole cocente e tra gli sbuffi dei bambini!
Il percorso è sconsigliato nelle giornate particolarmente afose, va fatto con scarpe da trekking, portandosi acqua e viveri.
Noto, giardino di pietra
Abbiamo già raccontato ai piccoli visitatori di come, in seguito al terribile terremoto del 1693, molte città della Sicilia Orientale furono completamente rase al suolo e ricostruite nello stile dell’epoca, il barocco.
Noto è la rappresentazione per eccellenza di questo stile, tanto da essere definita la “perfetta città barocca” dal Consiglio d’Europa e ancora prima “Giardino di Pietra” dallo storico dell’arte Cesare Brandi. Le piazze sono scenografiche e le scalinate imponenti, grazie anche ad abili artifici prospettici.
La sua ricostruzione, progettata a tavolino da architetti locali, che avevano però studiato anche a Roma, delineò un impianto urbano a scacchiera, coerente e armonioso, con strade rettilinee e una maggiore dimensione degli spazi pubblici, che teneva comunque conto delle ondulazioni del terreno prescelto, individuato a circa quattro miglia dalla città distrutta, chiamata oggi Noto Antica.
La Noto meno nota
E adesso vi ci portiamo alla Noto mena nota, in un luogo di eccezionale bellezza, selvaggio e poco battuto.
Città fantasma, arroccata sul monte Alveria, Noto antica è stata abitata dalla preistoria fino al tragico terremoto del 1693.
Lungo un percorso suggestivo, dove il turista quasi mai arriva, in mezzo alla vegetazione incolta, spuntano poderose fortificazioni, abitazioni rupestri, antiche chiese e addirittura siti di epoca greca.
Raggiungete infine Cava Carosello, con bellissime pozze per un bagno rinfrescante. In quest’area si trovano anche ruderi di alcune concerie di epoca araba.
Riserva naturale orientata Oasi Faunistica di Vendicari
Per combinare il relax in spiaggia a meravigliose esplorazioni naturalistiche e storico-archeologiche, eccoci alla Riserva dei Vendicari. La Riserva è una zona umida protetta per la presenza di diversi ecosistemi, che ospitano moltissime specie di flora e fauna.
Dal sito ufficiale potrete scegliere l’itinerario che preferite. Noi siamo entrati dall’ingresso principale per visitare anche la tonnara e la torre sveva (itinerario arancio), ma dopo qualche bagno refrigerante, abbiamo raggiunto la Cittadella dei Maccari, villaggio bizantino sorto nel VI secolo d.C. (itinerario verde).
La Riserva è un luogo idilliaco, ad alta vitalità biologica, dove potrete avvistare fenicotteri rosa, aironi cinerini, cicogne, cavalieri d’Italia e tante altre specie di uccelli migratori.
L’acqua è limpida, con una infinità di pesci di tutti i colori, ma essendo un’oasi naturale potrete trovare, come è successo a noi, accumuli di posidonia sulla spiaggia. Le alghe infatti non vengono rimosse, per mantenere intatto l’ambiente naturale della tartaruga palustre siciliana e Caretta Caretta.
La tonnara di fattura araba, conosciuta anche con il nome di Bafutu, era adibita alla pesca di ritorno, cioè per cacciare i tonni che ritornavano in mare aperto dopo la stagione dell’amore.
Scavi recenti hanno portato alla luce vasche di epoca ellenistica, scavate nella roccia, nelle quali le pezzature di pesce erano disposte a strati alternati a strati di sale, per la conservazione.
A Marzamemi, cartolina siciliana
Il nostro tour con i bambini si conclude a Marzamemi, un pittoresco borghetto marinaro, in provincia di Siracusa, sviluppatosi grazie alla pesca del tonno e alla sua lavorazione. La sua tonnara, una delle più importanti in Sicilia, risale alla dominazione spagnola in Sicilia nel 1600. La famiglia Villadorata nel 1700 ne finanziò l’ampliamento e fece costruire anche la chiesa di San Francesco di Paola e le suggestive casette dei pescatori.
Il bianco e il turchese di serramenti e arredi urbani, assieme a fioriture variopinte, emergono dallo sfondo dorato delle case in arenaria locale. Marzamemi, oggi, ha un’impronta decisamente turistica: le casette dei pescatori sono state trasformate in b&b e ristoranti, la bellissima tonnara ristrutturata è location suggestiva per ricevimenti e matrimoni. Nonostante questo, consigliamo la visita, perché l’atmosfera è incantevole e ad alto tasso di sicilianità.
Leggi anche l’articolo su Palermo con i bambini!
Sara Slovely.eu dice:
Pur essendo stata in Sicilia diverse volte, alcuni dei luoghi da te citati non li conoscevo proprio: la riserva naturale Cavagrande, il percorso sui crateri silvestri… Grazie per avermeli fatti conoscere! Anche se non ho bambini, tutte le cose che hai descritto mi piaccciono un sacco e me le godrei volentieri! 🙂
Teresa dice:
Mi fa piacere, grazie a te!
Annalisa Trevaligie-Magazine dice:
Anche noi siamo stati sulla costa orientale con i bambini, ovviamente facendo un viaggio on the road. Però abbiamo visto la parte alta, partendo da Taormina fino ad arrivare ad Agrigento, per finire con lo splendido panorama della Valle dei Templi. Un’isola che riesce a far innamorare chiunque ..
Teresa dice:
Bellissima Agrigento, anche per noi esperienza entusiasmante!
Silvia The Food Traveler dice:
Lo scorso anno avevo in programma un viaggio in Sicilia e tra le cose da fare avevo programmato l’escursione sull’Etna. Ma poi niente, zona rossa in Piemonte e non sono riuscita a partire.
A Noto sono stata tantissimi anni fa ma ricordo ancora bene alcuni angoli della città, che sembrano usciti da una cartolina. Direi che è ora di tornare, magari in autunno!
Teresa dice:
Penso che l’autunno sia una stagione perfetta per visitare la Sicilia!
sara bontempi dice:
Che luoghi meravigliosi ci sono in Sicilia, dal mare al vulcano si possono visitare territori così diversi tra loro ma tutti affascinanti.
Tamara dice:
Non so mai stata in Sicilia (lo so dovrei vergognarmi) e mi fa davvero piacere leggere questi articoli a prova di bambini! Ormai dal 2017 i nostri viaggi sono disegnati in base alle esigenze di Athena ed Aurora!
Teresa dice:
Già, ne so qualcosa, l’importante secondo me è imparare a coinvolgere anche loro nelle nostre peregrinazioni, e impareranno il piacere del viaggio!
Teresa dice:
Quanto mi piacerebbe visitare la Sicilia e questi luoghi in particolare. Sono anni che ci pensiamo ma ancora non ci siamo riusciti. Il tuo articolo è molto ricco di spunti interessanti e di informazioni utili, me lo salvo!
Claudia dice:
Stavo proprio pensando a un tour della Sicilia l’estate prossima. Dici che questo itinerario è fattibile con bambini sotto i 6 anni?
Teresa dice:
Tutto consigliato, per il trekking fino ai laghetti del Cassibile dipende da quanto sono allenati a camminare!
Libera dice:
Ma che bello deve essere stato per i tuoi bimbi passeggiare sul vulcano ! Sarà stata una incredibile avventura per loro come per voi .
Teresa dice:
Uno dei luoghi più suggestivi di tutto il tour!
Paola dice:
C’è così tanta storia e natura in Sicilia che difficilmente i bambini possono annoiarsi!
Sicuramente io, da bimba, avrei adorato l’Etna!
Veronica dice:
Amo questa parte di isola, ricca di architettura, storia e bellezza! Cassibile e Vendicari purtroppo non sono ancora riuscita a visitarle ma mai dire mai!
Arianna dice:
La Sicilia è sempre un’ottima idea, la parte orientale poi riserva davvero una bellezza dietro l’altra, ci sono stata l’estate scorsa e ho apprezzato tutti questi luoghi
Eliana dice:
Questa zona della Sicilia la conosco poco ma sto progettando un nuovo viaggio nella terra dei miei avi proprio qui per poter fare un on the road, se riesco a luglio del prossimo anno, quindi mi salvo l’articolo!
Antonella Ravidà dice:
Essendo di Catania, questi posti fanno parte della mia terra e mi fa tanto piacere quando vengono apprezzati e visitati dalle famiglie! Avete fatto proprio un bel giro, tanti posti che meritano di essere visitati!
Teresa dice:
Detto da una local, è un grande complimento, grazie!