Costiera amalfitana borghi con bambini e ragazzi

Costiera Amalfitana con i bambini: colori e profumi nei borghi più belli

Sospesa tra Tirreno, Monti Lattari e cielo, la Costiera Amalfitana è una scenografica terrazza sul mare, perfetta con i suoi borghi per una vacanza con bambini e ragazzi.
Tutelato dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, il territorio della Costiera Amalfitana si estende per un tratto di costa di circa cinquantacinque chilometri, da Vietri sul Mare a Positano, dove si unisce con la penisola Sorrentina.

Può essere esplorata via terra, percorrendo la strada statale 163, una delle strade panoramiche più belle d’Italia. Oppure via mare, grazie al servizio di aliscafi che collega tutti e diciassette borghi che la puntellano.
Nella nostra vacanza in famiglia, l’abbiamo scoperta con tanti mezzi diversi: un po’ in canoa, in macchina, a piedi, in autobus e in traghetto veloce. Alla fine dell’articolo vi raccontiamo la modalità più rilassante di esplorazione.
La Costiera Amalfitana è un posto di sogno che non sembra vero” diceva Moravia… e noi lo confermiamo.

Costiera Amalfitana in famiglia vista su Amalfi

I borghi della Costiera Amalfitana

Località mitiche, che fanno parte ormai dell’immaginario collettivo mondiale: Vietri sul Mare, Positano, Ravello, Amalfi. Toponimi noti che evocano fantasie profumate di salso, sole, buon cibo, dolce vita italiana!
Artisti, intellettuali e poi, col boom del cinema, attori e registi, dall’afa romana convenivano qui, tra ville arroccate e nascoste da ulivi secolari e limoni profumati.
Da meta glamour ed esclusiva, oggi la Divina Costiera si è aperta al turismo, forse troppo.
Se vorrete viverla come i privilegiati ospiti del passato, il consiglio è di arrivare in primavera o in autunno, al massimo in giugno, quando la macchina infernale del turismo mordi e fuggi deve ancora partire.
Altrimenti, vi troverete costretti a trascorrere ore interminabili in fila lungo l’unica strada che la percorre, la statale 163, o incastrati in un parcheggio o, peggio ancora, incapsulati in uno stabilimento balneare affollato.

Vietri sul Mare, suggestioni plasmate sull’argilla

Porta d’accesso alla Costiera Amalfitana, Vietri sul Mare è famosa in tutto il mondo per le sue pregiate e colorate ceramiche.
Il centro storico, tappezzato di maioliche policrome, si arrampica sulla collina, mentre la fascia costiera è dedicata al turismo balneare.
La storia di Vietri è scandita dal moltiplicarsi di attività artigianali, che la rendono un borgo vivace e operoso. In particolare, le faenzere, i laboratori per la produzione ceramica, vantano una tradizione che risale con sicurezza documentaria al XVI secolo, anche se già alla fine del Quattrocento a Vietri si creavano oggetti in maiolica di uso quotidiano.

Il centro storico e le sue botteghe

Passeggiando tra le colorate viuzze a caccia del souvenir più colorato (e più autentico) di sempre, potrete scoprire i segreti della lavorazione della ceramica e lustrarvi gli occhi in una accecante esplosione di colori.
Le ceramiche di Vietri sono prodotte artigianalmente, e per questo pezzi unici.
Nonostante le tecnologie che semplificano alcune lavorazioni, è affascinante vedere quante botteghe ci siano ancora che abbracciano la tradizione del posto, tramandata da generazione in generazione.
Pensate che una fabbrica storica, progettata dall’architetto Paolo Soleri, è sotto la tutela della Soprintendenza. Si tratta di Ceramiche Solimene, luogo di eccellenza italiana e campana nel mondo, la cui facciata esterna è un volume danzante, decorato con ceramiche e ventimila vasi incastonati.
Dopo il tour del borgo, raggiungete la caratteristica Villa Comunale, interamente decorata con vivaci trencadis in stile gaudiano. Dalle sue terrazze la vista plana sul Golfo di Salerno, e il naufragar sarà dolce in questo mare!

Museo della Ceramica Vietrese

Nella frazione di Raito potrete visitare, gratuitamente, il Museo della Ceramica Vietrese, dove hanno trovato casa reperti di vario genere: da apparati decorativi devozionali a oggetti d’uso quotidiano, come piatti e stoviglie; ma anche le caratteristiche riggiole, colorate piastrelle in maiolica e scandole, scaglie iridescenti che rivestono tutte le cupole delle chiese in costiera.

Cetara e la colatura di alici

Cetara è un piccolo borgo di pescatori, alle pendici del monte Falerio, che conserva ancora il suo fascino originale.
Questo perché al contrario di tutti gli altri paesi della costiera amalfitana, Cetara vanta come attività principale la pesca, e non il turismo.
Il toponimo deriva infatti da Cetaria, ovvero “tonnara”. La pesca al tonno era inizialmente praticata con una rete fissa, che veniva calata nel mese di aprile e levata a settembre. Dagli anni Settanta, invece, i cetaresi iniziarono a praticare la pesca vagantiva: raccontate ai bambini che la flotta tonniera cetarese, insieme a quella salernitana, è seconda solo alle potenti navi giapponesi per tonnellaggio e per quantità di pesce pescato.

Ma Cetara è famosa anche per un altro tipo di pesca, quella delle alici, da cui si ottiene la famosa colatura.
La colatura di alici, evoluzione del garum romano, è il ricavato della fermentazione delle alici messe a marinare sotto sale e dal 2020 è diventata un prodotto DOP.
Ogni anno in luglio viene organizzato l’evento “La notte delle Lampare”, al fine di rievocare la tradizionale pesca delle alici con le lampare. La lampara è un tipo di lampada che dal peschereccio illumina una vasta zona d’acqua, al fine di attrarre i pesci in superficie, per poi intrappolarli nella rete.

Costiera Amalfitana in famiglia Cetara (1)

Maiori e Minori, ubriache di sole

Gli abitanti della Costiera sono dei pazzi, degli ubriachi di sole. Ma sanno vivere valendosi di una forza che pochi di noi posseggono: la forza della fantasia”. Con queste parole il grande regista Roberto Rossellini ricordava la Costiera d’Amalfi e in particolare gli abitanti di Maiori, scegliendo di girare tra le vie di questo borgo quattro dei suoi capolavori.
L’edificio più interessante del borgo è palazzo Mezzacapo, sede del Comune. Nei bellissimi giardini non passano inosservate le fontane: in passato servivano per conservare risorse idriche utili per l’irrigazione del grande limoneto, oggi non più esistente.
Ma se volete fare una passeggiata immersi nella fragranza dei limoni, al lato della Collegiata imboccate il Sentiero dei limoni.
In circa un’oretta, seicento gradini vi porteranno alla vicina Minori, in località Torre, attraversando le caratteristiche terrazze coltivate a limoni.
A Minori potrete visitare anche le vestigia di una villa marittima romana, con gli ambienti termali ad est e le sale di rappresentanza esposte ad ovest.
Per un’immersione nella gastronomia locale, assaggiate la “Mulegnana c’a ciucculata” (melanzane con il cioccolato) e la “Meveza mbuttunata” (milza imbottita).

Costiera Amalfitana Maiori Minori sentiero limoni

Ravello, la terrazza della Costiera Amalfitana

Ravello è forse il borgo della Costiera Amalfitana più dovizioso di vedute mozzafiato. Ampie terrazze affacciate sul mare che consentono di ammirare la costa dall’alto delle sue ville-giardino uniche al mondo, come Villa Rufolo e Villa Cimbrone.

Villa Rufolo

La Famiglia dei Rufolo per circa due secoli fu simbolo della potenza economica e politica di Ravello in epoca medioevale. Dopo un periodo di abbandono, nell’Ottocento fu acquistata dallo scozzese Sir Francis Neville Reid, che ne curò il restauro e il completo rifacimento del giardino.
Sembra che il compositore Richard Wagner, ospite nella villa attorno al 1880, ne fosse ispirato, riuscendo a portare a termine il celebre Parsifal.
Proprio in onore del grande maestro, il giardino inferiore di Villa Rufolo ospita ogni anno, su un palco a strapiombo sul mare, i concerti wagneriani del Ravello Festival, una delle rassegne musicali più iconiche d’Italia.

Costiera Amalfitana bambini Ravello Villa Rufolo

Giardini di Villa Cimbrone

Un percorso di circa quindici minuti dalla piazza principale di Ravello, dopo aver visitato il romanico Duomo, vi condurrà a Villa Cimbrone.

Si tratta di uno splendido hotel a cinque stelle, ma i giardini sono aperti al pubblico (al costo di 10 euro). Un grande portone in legno introduce a questo piccolo universo incantato, dove il tempo sembra essersi fermato.
Se la Cripta e il Chiosco meritano sicuramente di essere visitati, è il famoso Belvedere di Villa Cimbrone a lasciare letteralmente a bocca aperta. La vista più spettacolare della Costiera Amalfitana si apre davanti agli occhi e sotto i piedi.

Costiera Amalfitana bambini Ravello Villa Cimbrone

Amalfi, la regina del mare

Un tempo potente Repubblica Marinara, Amalfi è indubbiamente il borgo più noto della Costiera Amalfitana.
E paga purtroppo questa popolarità, soffocando in una morsa di uomini, donne e bambini accalcati che ricorda quella delle grandi città d’arte.
I prezzi, naturalmente, seguono la traiettoria malata della turistificazione: non cercate una gelateria che offra un semplice cono da due/tre euro, non esiste! Dovrete ingozzarvi con un gelato da dodici euro, o farne semplicemente a meno!
Nonostante questo, Amalfi rimane una perla che giustamente ha imposto il suo nome a tutta la fascia costiera.

Il Duomo di Amalfi

Il suo cuore pulsante è Piazza del Duomo, con la splendida Cattedrale in stile arabo-siciliano intitolata a S. Andrea. Dalla scenografica scalinata ammirate la sua facciata policroma e il colossale portone bronzeo, realizzato a Costantinopoli e portato fin qui via mare.
Dal lato sinistro del Duomo si accede al Chiostro del Paradiso, in perfetto stile moresco, edificato con funzione cimiteriale nella seconda metà del Duecento per accogliere le spoglie dei cittadini illustri di Amalfi. Centoventi esili colonnine sostengono delicati archi intrecciati, dal forte sapore d’Oriente
La cattedrale comprende anche la Basilica del Crocifisso, risalente al secolo IX e la Cripta di Sant’Andrea, che custodisce le spoglie del santo.

Il Museo della Carta

Le Repubbliche marinare, tra cui Amalfi, furono le prime città in Italia a scoprire l’esistenza della carta. Avevano infatti fondachi sulle coste palestinesi, ove erano i maggiori centri per la produzione di carta. Grazie agli intensi scambi commerciali e all’ingresso in città di maestranze, ma anche a un’idonea condizione idrografica, Amalfi sviluppò una vera e propria industria della carta.
Oggi potrete visitare una di queste ex cartiere, situata nella valle dei Mulini, a circa 700 metri da piazza Duomo.
Il Museo della Carta ospita i macchinari e le attrezzature, restaurati e ancora perfettamente funzionanti.
Per i bambini sarà una splendida esperienza partecipare alla lavorazione di un foglio di carta fatta a mano.

L’Arsenale

La visita all’Arsenale di Amalfi rappresenta un’opportunità unica per le famiglie di esplorare e comprendere il ruolo cruciale che Amalfi ha svolto nella storia marittima del Mediterraneo. Il Museo si è infatti di dotato di una coinvolgente guida cartacea a misura di bambino e di un’esperienza interattiva.
L’Arsenale era un cantiere navale, dove venivano costruite navi piccole e veloci, chiamate galee. È realizzato interamente in pietra, tenuta insieme da una malta composta da calce, sabbia e pomici.
Il museo conserva opere di varia natura, tra cui reperti d’epoca romana e medievale, antiche pergamene, codici e manoscritti, monete antiche, strumenti nautici come la bellissima collezione di bussole.
Tra i documenti più preziosi, spicca la “Tabula de Amalpha”, codice del diritto della navigazione nel Mediterraneo, diffusamente in vigore fino al sec. XVI.
Attraverso una mappa interattiva, i bambini e i ragazzi potranno conoscere in modo coinvolgente e divertente, le rotte verso l’Oriente e i beni di consumo che solcavano il Mediterraneo sulle veloci navi mercantili di Amalfi.

Atrani, il più piccolo comune d’Europa

Da Amalfi potrete raggiungere a piedi (circa un chilometro di distanza) Atrani, il più piccolo comune d’Europa.
Noi consigliamo di prendere l’ascensore (al costo di tre euro) che parte dal tunnel pedonale del parcheggio Luna Rossa, fino al belvedere del cimitero monumentale. Dal belvedere, camminando lungo un percorso suggestivo, raggiungerete il borgo di Atrani, incastonato su una falesia a strapiombo sul mare.
Molto meno turistico di Amalfi, Atrani è un piccolo borgo di pescatori. Fermatevi nella vivace piazza Umberto I, davanti alla Chiesa di S. Salvatore dè Bireto, per una pausa rigenerante.
E adesso siete pronti per arrampicarvi lungo 750 gradini fino al Santuario Santa Maria del Bando.

Atrani Costiera Amalfitana ragazzi

Santuario Santa Maria del Bando

Un’ascesa sensoriale, tra profumi di macchia mediterranea miscelati a quello dei limoni, con gli occhi che si perdono nel blu del mare e del cielo.
Se volete visitare gli interni della chiesetta, dovrete prendere appuntamento con il custode, che ve ne svelerà, amorevolmente, la storia e i segreti.

Costiera Amalfitana Atrani vista dal Santuario Santa Maria del Bando

Praiano e Furore, solo in bassa stagione

Praiano è un borgo diffuso: non ha infatti un centro vero e proprio, ma le case sono accoccolate lungo il fianco scosceso di Monte Sant’Angelo, ben centoventi metri sopra il livello del mare. Trecento sospiri e trecento gradini vi separano dalla spiaggia più vicina. Ma chi viene qui, lo fa spesso per raggiungere le due attrazioni più instagrammate della Costiera Amalfitana, il fiordo di Furore e la Grotta dello Smeraldo.
Noi spaventati dalla moltitudine di persone e dalla mancanza di parcheggio abbiamo rinunciato a vederle, ma in bassa stagione è uno spettacolo da non perdere.

Positano, la perla della Costiera Amalfitana

Che siate famiglie glamour a caccia di ispirazione con la moda mare Positano, desiderosi di toccare il cielo con un dito sul Sentiero degli Dei, o semplicemente amanti di pittoreschi borghi colorati, Positano non vi deluderà!
Il dedalo di vicoletti e ripide scalinate collegano le graziose casette pastello costruite sul fianco della montagna. La Chiesa di Santa Maria Assunta, con la splendida cupola maiolicata e lucente, è situata nella parte bassa del villaggio, a ridosso della spiaggia di Marina Grande. Gli interni custodiscono un’icona bizantina, la Madonna Nera.

Costiera Amalfitana bambini Positano

Costiera Amalfitana, come muoversi

È bene sapere che l’allarme overtourism ha toccato anche la Costiera Amalfitana.
La sua indubbia bellezza attira infatti un numero di visitatori superiore alla capacità ricettiva dell’unica strada carrozzabile, la strada statale 163.
I tornanti che si snodano lungo la costa spesso sono intasati dal traffico di automobili e bus turistici, che faticano a procedere, causando lunghe code.
Per risolvere questo problema, è stato introdotto un nuovo sistema di restrizione del traffico nei fine settimana d’alta stagione. Da Vietri sul Mare a Positano, un calendario di targhe alterne cerca di ridurre l’afflusso. Questa restrizione non si applica ai bus pubblici, ai taxi e ai residenti dei 13 comuni della zona.
Ebbene, possiamo dirvi che questa azione non è sufficiente: abbiamo tentato di usare la nostra auto una sola volta, dopodiché ci siamo affidati ai mezzi pubblici. Troppo stress, tra automobilisti incoscienti e code a non finire.

Tour dei borghi della Costiera Amalfitana in SITA

La SITA è in assoluto il mezzo più sicuro ed economico per visitare tutti gli splendidi borghi della costa.
Da Salerno a Positano questi autobus, guidati da abilissimi autisti, effettuano sosta in tutti i paesi e nelle loro frazioni.
Potrete fare il biglietto online, grazie alla comoda App Unico Campania.

Tour dei borghi della Costiera Amalfitana in traghetto veloce

La SITA è comoda e rilassante, ma se c’è coda si blocca come tutti.
I traghetti Travelmar possono essere una valida alternativa, considerando però che il tempo di imbarco e sbarco richiede un tempo tecnico.

Escursioni in canoa

Ma il mezzo in assoluto che abbiamo preferito è stato il nostro Kayak!
Certo, non è possibile macinare chilometri pagaiando, ma che soddisfazione raggiungere i borghi più vicini alla nostra casa vacanza con le sole nostre forze! Gratis e senza stress!

Costiera Amalfitana in famiglia sul kayak

Leggi anche la nostra esperienza in Cilento con i bambini!

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