Riscoprire lo stupore negli occhi dei bambini è sempre più difficile, ma a Bagno Vignoni, nella spettacolare Val d’Orcia, questa magia è possibile.
L’area archeologica: il Parco dei Mulini
Prima di accedere al cuore del borgo, visitiamo il Parco dei Mulini, che testimonia la principale attività economica del luogo già in epoca medioevale: la macinazione dei cereali.
Si tratta di quattro mulini in larga parte ipogei, con le gore (condotte d’acqua) e le vasche di accumulo scavate nel travertino.
Probabilmente già attivi dall’anno Mille, restarono in attività fino alla metà degli anni Cinquanta.
Le acque provenivano da una sorgente termale, captata con sistemi di canalizzazione direttamente dalla vicina vasca di Piazza delle Sorgenti. Lo sfruttamento della sorgente termale, che non risentiva della siccità estiva, permetteva di lavorare anche in estate, stagione in cui solitamente i mulini erano fermi per la scarsa portata dei fiumi.
I bambini saltellano da un’emergenza archeologica all’altra, osservano le grandi vasca ipogee, chiedono spiegazioni e incuriositi leggono i pannelli esplicativi del parco. Ehm, forse sono io che li invito a leggere, ma sono certa che qualcosa in quelle testoline rimarrà!
Piazza delle Sorgenti: la piazza d’acqua
Ci addentriamo nel piccolissimo borgo e ci appare qualcosa di unico: la piazza principale è un’enorme vasca di acqua termale calda, lunga quarantanove metri e larga ventinove.
L’acqua calda (tra i 49 e i 52 gradi) esce borbottando dalla sottostante falda di origini vulcaniche.
Raccontiamo ai bambini che Bagno Vignoni, situato lungo la Via Francigena, era un luogo di riposo e ristoro già per i pellegrini medievali.
Centro di cura termale già in epoca etrusca, continuò ad essere meta ambita e popolare tra le famiglie nobiliari, come i Medici, ma anche tra i pontefici.
Anche Santa Caterina da Siena vi fece sosta, non per godere dei benefici delle acque solfato-bicarbonato-calcio-magnesiache, ma per mortificare il suo corpo con le altissime temperature. Sembra infatti che si immergesse nel punto più caldo dell’affioramento acquifero.
Dalla vasca centrale, le acque raggiungevano le terme e poi andavano ad alimentare i mulini, disposti sul ripido ciglio degradante verso il fiume Orcia. Dai recenti restauri è riaffiorato il settecentesco stabilimento termale, la fabbrica ad uso delle docce.
E tutto intorno al bacino, pittoresche abitazioni in pietra con terrazzini fioriti, negozietti di artisti e artigiani, cantine, creano una suggestiva cornice.
Le terme di Bagno Vignoni
Nell’abitato e nei dintorni sono numerose le SPA che propongono vacanze all’insegna del benessere e del relax. Fino al 2010, raggiungibili con un sentiero dal parco archeologico, potevano essere utilizzate gratuitamente le cosiddette Terme Libere. Nonostante un’ordinanza comunale vieterebbe attualmente la balneazione, sono molti i turisti che non resistono ad una rilassante immersione.
Per un bagno for free nella legalità proseguite allora verso la piscina naturale poco più in basso, dove non sussistono divieti. Le piante lacustri mantengono l’acqua limpida e gli scalini vi aiutano nella discesa. Opss… non vi avevo avvisato che qui l’acqua è fredda!
Teresa Scarselli
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patty_unanimainviaggio dice:
Da tempo vorrei andare a Bagno Vignoni, metto in nota i tuoi consigli e vado a leggere gli altri articoli!
Manola_Zucchero Defilato dice:
Un luogo veramente particolare e bellissimo. Ne avevo sentito parlare, ma non ho mai avuto il piacere di visitare questo posto incantevole. Mi hai incuriosito ancora di più con il tuo articolo ?
Silvia OG admin dice:
Hai ragione è bellissimo. È da tempo che con mio marito vogliamo farci un giro in Val d’Orcia e questo paesino è spettacolare a non mancare. Grazie
Gintsburg Dina dice:
wow che posti meravigliosi, spero di andarci prima o poi con i bimbi
Raggio di Sole in Valigia dice:
Mamma mia che posti meravigliosi, noi dovevamo andare la scorsa estate poi abbiamo dovuto cambiare i nostri programmi. ?
Un bacio, buon fine settimana.
Valentina
sandra dice:
Che bel posticino! mi piacerebbe tanto pranzare in quella piazza d’acqua magari in una bella giornata primaverile… lasciatemi sognare 🙂