Se un viaggio in Belgio è alle porte, in questo articolo vi consiglio cosa vedere alla scoperta di tre destinazioni pittoresche della Vallonia: Namur, Dinant e l’Abbazia di Villers-la-Ville.
Si tratta di località vicine tra loro, che potrete visitare comodamente con un’auto a noleggio dall’aeroporto di Charleroi, il preferito dalle compagnie low cost.
Sommario
Belgio, cosa vedere in tre giorni: Namur
Capoluogo della Vallonia, Namur è una cittadina autentica, poco turistica, a misura d’uomo e di bambino. Noi l’abbiamo scelta come base per i nostri tre giorni in Belgio, e l’abbiamo scoperta piacevolmente a piedi. Dominata da una maestosa fortezza, è collocata sulla confluenza dei fiumi Mosa e Sambre, tra i quali si sviluppa il pittoresco centro cittadino.
Il centro storico di Namur
Le vie più centrali, quasi tutte pedonali, sono impreziosite da palazzi storici, come il Beffroi, la torre civica, importante esempio di architettura militare del XIV secolo.
In Place d’Armes, davanti al bel palazzo della Borsa, ora centro congressi, due strane creature sembrano aspettare proprio voi. Sono Djoseph et Françwés, personaggi dei fumetti disegnati dall’artista Jean Legrand.
Nella zona più moderna, chiamata “Confluence” perché collega le due parti della città divise dai fiumi, tramite la Passerelle l’Enjambée potrete avviarvi a caccia di street art.
La Cittadella di Namur
Soprannominata da Napoleone “il termitaio d’Europa” per le dimensioni e ramificazioni delle sue gallerie sotterranee, la Cittadella di Namur è indubbiamente l’attrazione più significativa, specialmente se viaggiate in famiglia con bambini e ragazzi; è raggiungibile anche con una comoda teleferica in pochi minuti, a piedi in meno di mezz’ora e naturalmente in auto.
Baluardo medioevale, fu residenza dei Conti di Namur dall’anno Mille al 1429. In seguito, la fortezza (e la città) passarono di mano dagli spagnoli agli austriaci, e dai francesi agli olandesi.
Anche dopo l’indipendenza del Belgio nel 1831, le forze armate si trattennero sul sito. Solo nel 1891 Leopoldo II del Belgio smilitarizzò la fortezza, facendone la sua residenza estiva.
La cittadella è oggi visitabile, partecipando alla visita guidata (in inglese, francese e olandese).
È suggestivo scendere nelle viscere della terra per una profondità di cinquecento metri, e pensare ai soldati che trascorrevano giorni e mesi nascosti nel labirinto sotterraneo. Il tour è reso ancora più coinvolgente da animazioni 3D, effetti sonori, luci e proiezioni.
Con i bambini, infine, sarà divertente percorrere il perimetro esterno delle mura a bordo del simpatico trenino.
Parco Reine Fabiola, per una pausa con i bambini
In cima alla Cittadella di Namur, in un ambiente verde protetto, il suggestivo Parco Reine Fabiola offre molti giochi per bambini, tra cui castelli, altalene, ponte sospeso, giochi di equilibrio, torre toboga, minigolf, auto elettriche, go-kart a pedali, tappeti elastici, scacchi giganti, castelli gonfiabili.
Musei a Namur
Terra Nova è non solo il Centro Visitatori situato presso la Cittadella, ma anche un museo multimediale che attraverso video, immagini, audio e plastici, ripercorre tutta la storia di Namur.
Certamente insolito, in Chaussée de Dinant, è il Museo della Fragola, con la mission di divulgare la cultura della fragola e della sua coltivazione attraverso percorsi tematici. E alla fine, non saprete resistere all’acquisto gastronomico di qualche specialità locale a base di fragole.
Nerd a rapporto! Per gli appassionati di computer, NAM – IP racconta le origini e le pietre miliari della rivoluzione informatica. Dai primi dispositivi di calcolo (abachi, regoli calcolatori) ai calcolatori meccanici ed elettromeccanici e infine all’era dei computer.
Eventi a Namur
Namur è una città vivace, con eventi che durante tutto l’arco dell’anno animano la parte vecchia o la cittadella. Per il programma completo con info dettagliate e aggiornate consultate il sito ufficiale.
Febbraio: Il Carnevale del Drago
Il Carnevale del Drago ha origine da un’antica leggenda, secondo la quale in un tempo antico alcuni cavalieri, aiutati da bambini dei dintorni, liberarono la popolazione dal drago Fashoom, che si era impadronito dell’unica sorgente del villaggio.
Ma ogni anno il drago si ripresenta nello stesso periodo per riprendere possesso di questi luoghi.
Maggio: Namuer en Mai
È il Festival delle Arti di Strada, con artisti circensi, spettacoli e concerti gratuiti.
Da non perdere, in queste giornate di festa, i combattimenti fra trampolieri, una tradizione secolare che è entrata nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità UNESCO.
Luglio: Les Médiévales de la Citadelle
È la Biennale dei Medioevi della Cittadella, con rievocazioni storiche, più di cinquecento attori e comparse.
Prossimo evento luglio 2024
Settembre: Feste della Vallonia
In occasione delle commemorazioni delle giornate del settembre 1830 (indipendenza del Belgio) tanti eventi tra cui danze popolari e giostra dei trampolieri.
Dicembre: Mercatino di Natale di Namur e fuochi d’artificio
Un centinaio di tradizionali chalet stazionano durante le feste di Natale in Place de l’Ange, Place d’Armes, Place du Théatre. In programma concerti, gruppi folcloristici e una pista di pattinaggio, in place de l’Ange. Il 31 dicembre, uno spettacolo pirotecnico saluta l’anno vecchio, tra luci che brillano e si riflettono sulla Mosa e sul Sambre.
Belgio, cosa vedere in tre giorni: Dinant
Uno scenario suggestivo, quello di Dinant, piccolo borgo cresciuto sulle due rive della Mosa, a mezz’ora di macchina da Namur.
Parcheggiando sulla riva sinistra, godetevi la pittoresca cartolina della riva destra: le casette colorate si specchiano nel fiume, tra la cattedrale gotica di Notre Dame con il suo caratteristico campanile a bulbo e la magnifica Cittadella.
La Cittadella di Dinant
Arroccata sulla falesia più alta, la cittadella fortificata guarda con orgoglio Dinant.
Per raggiungerla, potrete scegliere l’irta scalinata di quattrocento gradini, se come noi dovrete smaltire le praline appena assaporate! Altrimenti, prendete la comoda funicolare.
La Cittadella venne realizzata nel Cinquecento, e oggi, dopo tanti rimaneggiamenti si presenta nella “versione” ottocentesca, quando fu ricostruita durante il periodo dell’occupazione olandese.
La visita agli interni, mantenuti nella versione del primo trentennio del Novecento, permette di approfondire la vita in una caserma dell’epoca, attraverso manufatti, oggetti e scene riprodotte con manichini.
Troverete le prigioni, la ghigliottina, la cucina, il forno, le camerate dei soldati e un’esposizione di armi.
L’ambiente più insolito è uno spazio interno, con simulazione di una trincea e, continuando il percorso, di un rifugio inclinato di 35 gradi, a seguito dei danni provocati da una bomba della Prima Guerra Mondiale.
Dovrete percorrerlo cercando di mantenervi in equilibro, pervasi da una sensazione stranissima.
Dall’esterno, lo skyline su Dinant vi farà fare un sospiro di sollievo.
Musei a Dinant
Proprio qui, a Dinant nel 1814, è nato Adolphe Sax: l’inventore del celebre strumento da cui ha preso il nome. La sua casa è diventata un piccolo museo gratuito.
La Maison de la pataphonie è uno spazio insolito, dove gli oggetti quotidiani, grazie alla creatività di Max Vandervorst, dottore in patamusic e mago della liuteria selvaggia, diventano strumenti musicali. Bicchieri, pentole, canne, conchiglie si trasformano in manufatti capaci di produrre suoni belli e spesso inaspettati.
Situata in uno degli edifici più antichi di Dinant (ex “Maison du Pléban”, XV e XVI secolo), la Maison de la Pataphonie è uno spazio sonoro unico al mondo, dove scoprire non dolo materiali e oggetti, ma soprattutto fin dove può arrivare la nostra fantasia.
Lo sapevate che il marchio della famosa birra Leffe è nato proprio qui? Prodotta nell’abbazia di Notre Dame de Leffe a partire dal 1240, i monaci la destinavano ai pellegrini ospiti dell’abbazia. Oggi la Leffe viene prodotta a Lovanio, nello stabilimento Stella Artoix, ma l’Abbazia è ancora visitabile.
A solo un chilometro da Dinant, raggiungibili a piedi dal centro, visitate le grotte carsiche de Dinant La Merveilleuse. Dopo un’interessante introduzione tenuta all’esterno dalla guida, potrete esplorle in autonomia.
Belgio, cosa vedere in tre giorni: l’Abbazia di Villers-la-Ville
Nel comune di Villers-la-Ville, tra i faggi dorati del bosco di Genappe, c’era una volta un monastero cistercense, fondato da dodici monaci cistercensi e tre frati laici.
Edificata nel XII secolo in stile romanico, rimaneggiata in foggia gotica, l’Abbazia di Villers-la-Ville rimase attiva fino al 1796, quando venne abbandonata.
Nel 1855, parte del monastero fu distrutta a causa dei lavori della linea ferroviaria tra Lovanio e Charleroi, in quanto il tracciato passava proprio per i territori dell’abbazia. Nel 1893 il governo belga ha acquistato il sito, e ne ha avviato il restauro sui resti dei numerosi edifici superstiti, tra cui il chiostro, il refettorio e le cucine.
La visita
Passeggiate come antichi pellegrini tra le maestose rovine: s’intravedono vestigia della chiesa abbaziale con le ampie volte, archi e bifore, la cripta, il chiostro, il refettorio.
La vegetazione, abbarbicata tra le rovine, rende l’atmosfera ancora più suggestiva e decadente.
Attardatevi negli orti, che ancora vengono coltivati con piante medicinali, scelte secondo i criteri medioevali dei quattro umori dell’uomo.
Girovagate tra i filari del vigneto, e infine raggiungete il Bistro de l’Abbaye, per degustare birre artigianali locali in una location suggestiva, proprio sopra il fiume.
Mimì dice:
Ecco tre località del Belgio di cui non avevo mai sentito parlare prima! E hai fatto benissimo a scrivere di Nsmur & Company, almeno tornandoci, vedrò altri luoghi! Grazie mille carissima
Arianna dice:
Itinerario interessante e d’ispirazione, città del Belgio che non conoscevo, molto suggestive mi piacerebbe un giro in Belgio
Eliana dice:
Belgio non è solo Bruxelles come tanti credono e tu lo hai dimostrato! Non sono mai stata in questi luoghi e me ne vergogno perché ho una cara zia belga che ora vive in Italia da tanto tempo e spesso mi dice di visitare il Belgio nella sua interezza perché merita. Devo proprio organizzare!
Teresa dice:
Purtroppo ciò che manca a tutti è il tempo!
Libera dice:
Mi hai dato degli ottimi consigli perché sono stata in Belgio ma ho visitato altre località. Grazie davvero, tutti spunti utilissimi.
Veronica dice:
Quando si parla di Belgio, sento sempre Bruxelles o Bruges ma mai altri borghi interessanti come questi! Grazie per gli spunti!
Lara dice:
Un sogno, pensa che ho già detto al mio compagno, il prossimo anno il ponte dell’8 si va proprio qui!
La Zia Ro dice:
Namur è una delle prime cittadine che ho visto in Vallonia e l’ho trovata incantevole! Poi ci sono tornata e non so perchè mi ha quasi delusa. Me la ricordavo piu bella di quello che era, o forse è solo perchè la prima volta era estate e la seconda era una classica giornata di pioggerella invernale belga! 😀 Anche Dinant era molto carina. C’erano ancora tutti i sassofoni giganti colorati in giro per la cittá?
Teresa dice:
Noi ne abbiamo visti solo due!
Marina Fiorenti dice:
Ho visitato più volte il Belgio, che è un paese che mi piace molto, purtroppo Namur non sono riuscita ancora a vederla, e sarà una delle mete la prossima volta che andrò. Mi segno tutte le indicazioni.
Carlotta dice:
Siamo stati in Belgio l’anno scorso e ci è piaciuto molto! Abbiamo visitato le classiche Bruxelles-Bruges-Gent, ma sicuramente ci torneremo..