Bologna la dotta, la rossa e la grassa, vi aspetta con tante cose da fare e da vedere con i vostri bambini e ragazzi.
Io l’ho visitata in occasione di un blog tour organizzato dalle Travel Blogger Italiane, community di cui faccio parte, senza famiglia, in assoluta libertà! Ma lo sappiamo, una family travel blogger che si rispetti, anche se viaggia senza prole al seguito, non perde certo l’occasione di analizzare le destinazioni con critico occhio genitoriale.
Quindi, anche se me la sono letteralmente spassata in compagnia di allegre colleghe ben adattate all’atmosfera goliardica di Bologna, cercherò di fare la seria e raccontarvi le bellezze e curiosità di questa città che più si adattano ad un pubblico di famiglie.
Per solotravel o coppie consiglio vivamente il blog di Libera Salcuni, che la abita e frequenta: da vera local saprà consigliarvi anche musei più particolari e localini sfiziosi.
Sommario
Bologna è una città turistica, ma autentica
La prima cosa che ho apprezzato, tornando a Bologna dopo molti anni, è stata l’incredibile vivacità delle sue piazze, dove si mescolano studenti, turisti e abitanti, in maniera sana ed equilibrata.
Ho avuto la sensazione che il rapporto residenti/turisti fosse bilanciato, al contrario di molte altre città d’arte. Questo fa sì che l’antica Felsina si mostri nella sua autentica bellezza e che sia a misura di famiglia.
Piazza Maggiore e Piazza del Nettuno
Correva l’Anno Domini 1200, quando il Comune di Bologna acquistò ed espropriò le proprietà private in quest’area del centro. Demolendo palazzi e torri che qui si ergevano, realizzò un ampio spazio aperto, per il mercato e come luogo d’incontro della popolazione.
L’edificio più antico affacciato sulla piazza è il Palazzo del Podestà, sormontato dalla Torre dell’Arengo, la cui campana chiamava il popolo a raccolta. A questo fu annesso Palazzo Re Enzo, sotto al quale si apre la volta a crociera di un quadrivio pedonale.
Una curiosità che divertirà non poco i bambini e i ragazzi: proprio sotto il Voltone del Podestà si crea un particolare effetto acustico, dovuto proprio alla struttura a volta ellissoidale.
Posizionandosi in due persone agli angoli opposti del voltone e sussurrando rivolti verso il muro, la voce giungerà nitida alle orecchie dell’altro. La leggenda vuole che questo effetto acustico consentisse, in epoca medioevale, anche ai lebbrosi di confessarsi, sussurrando al padre confessore senza la necessità di avvicinarsi.
Basilica di San Petronio
In stile gotico, è la chiesa più grande di Bologna, dedicata al Santo patrono della città.
La facciata, incompiuta, è divisa in due bande orizzontali contrastanti: quella inferiore, con il rivestimento in marmo, e quella superiore, con laterizi a vista.
Se avete tempo, vi suggerisco di entrare, per far vedere ai bambini la meridiana più lunga del mondo (in luogo chiuso).
Sul pavimento della navata sinistra, l’astronomo Giandomenico Cassini nel 1655 ingrandì la meridiana messa in opera un secolo prima. Il sole entra dal foro della volta, posto a ventisette metri di altezza e interseca la linea, segnando così il passare del tempo.
La Fontana del Nettuno
Anche i bambini ricorderanno facilmente il nome dello scultore di questa possente opera bronzea: siamo a Bologna e questo è il Nettuno del Giambologna! Commissionata a metà Cinquecento come rappresentazione del buon governo pontificio di Pio IV, per ornare la piazza, fu usata dai bolognesi per lavare frutta e verdura. Ma non solo per quello! Sembra che fosse perfetta anche come orinatoio pubblico in pieno centro cittadino. Un’onta che il Comune non poteva certo accettare, e che riuscì a fermare con l’erezione di una cancellata (oggi rimossa).
A proposito di erezioni! Lo so, vi ho promesso un articolo family, ma come resistere a questo particolare piccante?
Il Nettuno, che simboleggia il potere pontificio come dispensatore di ricchezza e fertilità, nasconde, ma non troppo, un amabile segreto.
Si narra che Giambologna avesse sottoposto alla committenza un bozzetto con i genitali ben più grandi, ma che la Chiesa non avesse approvato. Lo scultore allora realizzò la statua in maniera tale che, da una particolare angolazione, il pollice della mano del protagonista sembrasse spuntare dall’inguine, suggerendo un’erezione. Per segnalare ai curiosi, ma soprattutto alle curiose, il giusto punto di osservazione, nella pavimentazione della piazza è addirittura collocata una pietra più scura delle altre, detta anche «della vergogna».
Piazza Santo Stefano e il Complesso delle Sette Chiese
Piazza Santo Stefano, con la sua forma e pavimentazione particolari, è uno dei luoghi preferiti dai bolognesi.
Il bellissimo Complesso delle Sette Chiese fu voluto da Petronio, in una zona dove in epoca pagana si trovava un tempio dedicato alla dea Iside. Il suo progetto era ricostruire a Bologna una sorta di Gerusalemme, con tanto di reliquie portate dalla Terra Santa, per richiamare i pellegrini e farli fermare in città (i pellegrini, turisti ante litteram, portavano soldi e prestigio).
Il Complesso delle Sette Chiese, come ci appare oggi, è frutto di una storia lunga e articolata, che ne ha alterato il profilo, lasciandoci solo quattro edifici.
All’interno della chiesa del Santo Sepolcro, sorge l’edicola, una sorta di copia di Santo Sepolcro.
Fate osservare ai bambini i bellissimi capitelli zoomorfi, tutti di riuso, come consueto in epoca medioevale.
Torri a Bologna, concorrenza spietata con un borgo toscano
Ha più torri Bologna o San Gimignano? Bella domanda, difficile dire quale sia la città turrita che può fregiarsi dell’appellativo “Manhattan del Medioevo”.
Naturalmente bolognesi e abitanti di San Gimignano combattono a suon di colpi bassi, inserendo nell’elenco anche le case torri. Dando però come definizione di torre solo strutture non abitate, senza finestre, almeno in origine e alte più di trenta metri, i numeri parlano chiaro: 22 torri superstiti a Bologna e 15 a San Gimignano.
Prima in classica quindi è Bologna! Appurato questo, e anche il fatto che le fonti documentarie ci testimoniano un centinaio di torri in epoca medioevale, decidete voi quale scalare!
La torre degli Asinelli
Non si può venire a Bologna con i bambini e non salire su una delle sue torri.
Quella più famosa, la Torre degli Asinelli, è alta quasi cento metri e conta ben 498 gradini per una vista mozzafiato della città. Edificata nel primo ventennio del 1100, è una delle venti ancora visibili dell’antica turrita Bologna.
La torre Prendiparte
Se invece volete gustarvi lo stesso panorama della Torre degli Asinelli, con la Torre degli Asinelli inserita nel vostro selfie, prenotate Prendiparte Sky Experience, visitabile grazie all’Associazione Culturale Succede Solo a Bologna. La Torre fu costruita nel XII secolo dalla famiglia dei Prendiparte, venne in seguito annessa al Seminario Arcivescovile e divenne un carcere per chi aveva commesso reati contro la religione.
A fine Settecento fu trasformata in un’abitazione.
La Macchina del Tempo è a Bologna!
Se la fantasia non basta, a immaginare la città di Bologna in epoca medioevale, nessun problema! A Bologna è attiva la Macchina del Tempo, siete pronti a salire con i vostri bambini e ragazzi? Potrete passeggiare per le strade polverose dell’epoca, immersi nel via vai caotico di carri e persone affaccendate. Entrerete nelle botteghe e nelle taverne e volerete tra le cento torri della città antica.
Per questa straordinaria esperienza in realtà virtuale, molto coinvolgente per i nativi digitali, la Bologna antica è stata ricostruita da fonti iconografiche e documentarie con accuratezza, con più di 1500 edifici ed 88 torri nell’esatta collocazione del tempo. (L’immagine di copertina è tratta dal sito de La Macchina del Tempo).
Genus Bononiae. Musei nella Città a misura di bambino
Genus Bononiae è un percorso culturale, artistico e museale, nato per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, articolato in palazzi storici nel cuore di Bologna.
I servizi educativi organizzano regolarmente visite guidate e laboratori per famiglie, collegati sia alle collezioni permanenti che alle mostre temporanee.
Back to Bo
Inoltre, a Palazzo Pepoli, Museo della Storia di Bologna, è attivo Back to Bo, un virtual tour per immergersi nella Bologna antica. Qui sono disponibili ben tre percorsi, nella Bologna romana, medioevale e del XVIII secolo, dove scoprirete le origini della città e la sua evoluzione.
La passeggiata fino a San Luca… Succede solo a Bologna
Concludiamo questa visita a Bologna con un cult, un luogo caro agli stessi bolognesi, che vi consiglio di raggiungere a piedi, come ho fatto io con l’allegra brigata di colleghe travel blogger.
L’esperienza è completa infatti solo avvicinandosi alla meta con le proprie forze, lasciando la città alle spalle, addentrandosi nella campagna e iniziando la dolce salita con passo lento, ma non troppo! Un’esperienza unica, come unico è il portico che dal centro città vi condurrà fino al santuario.
Ai bimbi piacciono i numeri da guinness dei primati, ebbene esortateli raccontando loro che hanno imboccato il portico più lungo del mondo, quasi quattro chilometri, che insieme agli altri portici della città è diventato di recente Patrimonio Mondiale UNESCO.
Quattro chilometri che diventano due, se come noi arrivate all’Arco del Meloncello con il bus n.20 dal centro città. Se poi siete in vena di barare del tutto, o avete cuccioli al seguito che non intendono camminare, c’è anche il comodo trenino San Luca Express.
Una volta arrivati, oltre a visitare la chiesa barocca e rendere omaggio alla bellissima icona bizantina qui custodita, non perdete la salita alla cupola più alta d’Europa, con la San Luca Sky Experience, gestita anche questa dall’Associazione Succede solo a Bologna.
Scalati i gradini, il premio è la vista sui sinuosi colli che abbracciano di verde la città. E se anche voi avete già una certa età, vi tornerà alla mente una canzone dei Lunapop, che faceva “Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi …”.
E lo confermo! La prossima volta, forse, lo farò in sella ad una vespa 50 special!
A solo un’ora da Bologna, visita anche il Parco delle Foresti Casentinesi
Libera dice:
Cara Teresa, è stato un vero piacere portarti alla scoperta delle bellezze della mia amata Bologna. Ti aspetto per tante altre chicche e posticini inediti che questa città custodisce sotto i suoi portici. Alla prossima
Teresa dice:
Grazie, Libera, per l’opportunità! Alla prossima!
Silvia The Food Traveler dice:
Quanto mi dispiace essermi persa questo tour! Intanto sono stata a Bologna una volta sola secoli fa quindi sarebbe proprio ora di fare un ripasso. E poi perché sarebbe stato bello incontrare questo gruppo dal vivo!
Teresa dice:
Sarà per la prossima volta!
Annalisa Spinosa dice:
Bologna è una delle poche città d’arte italiane che ancora non siamo riusciti a vedere. Vorrei ritagliarmi più giorni per godermi le sue meraviglie e per poter assaporare la vita locale come merita. Nel frattempo segno i tuoi consigli, che reputo utilissimi
Paola Nuvolone dice:
Ho visitato Bologna in appena due giorni qualche mese fa, ma mi è bastato per capire che è davvero una città bellissima e alla portata di tutti, con tantissime cose da fare e vedere!
Arianna dice:
Una bella esperienza sotto tanti punti di vista, la scoperta di Bologna con guide super esperte ma anche l’esperienza umana, sempre piacevole conoscere o rincontrare persone con gli stessi interessi o passioni, direi da ripetere quindi!
Teresa dice:
Assolutamente, Arianna!
Eliana dice:
Conosco bene Bologna perché il mio compagno ci ha vissuto 5 anni per i suoi studi e abbiamo fatto quasi due anni di relazione a distanza tra treni e nottate in B&B a Bologna. Per me è come se fosse una seconda casa, una città speciale!
Lara dice:
Autentica, hai usato la parola perfetta per descrivere Bologna e i suoi abitanti. Ho passato anni lì, tra università e gozzoviglie notturne, shopping alla Montagnola al sabato mattina, mentre a pranzo invece di andare a mangiare, “svaligiavo” negozi di dischi su piazza Maggiore. Sono passati anni ormai, ma è come la mia seconda città ogni volta che ci torno.
Veronica dice:
Noi siamo stati solo pochissime ore a Bologna ma ce ne siamo innamorati e vorremmo tornare, anche perché abbiamo visto davvero poco. Mi ispira tantissimo la Macchina del Tempo!
Marina Fiorenti dice:
Che bella Bologna, città a misura d’uomo e di bambino dove, come dici, il turismo non è predominante. Con tutte quelle scale e salite da fare poi, i bambini a sera saranno distrutti e crolleranno a dormire : )
Erika Vitamintrip dice:
Che bella Bologna! Una città a misura di chiunque, dai grandi ai piccini! Ci sono tornata recentemente dopo tanto tempo ed è stato come ritrovare un vecchio amico =D
Nadia dice:
Ciao Teresa,
avevo seguito con piacere il vostro frizzante blogtour a Bologna. Mi sarebbe piaciuto essere lì con voi a meravigliarmi di fronte alle bellezze della città. Sarà per una prossima occasione!
Teresa dice:
Certamente, alla prossima, Nadia!