Da diversi anni i cosiddetti free walking tour sono approdati anche nelle città d’Italia: ecco 5 motivi per non partecipare a queste visite guidate di gruppo e quali possono essere le alternative.
Sommario
1 – Il free tour è gratis? No
Tanto per cominciare, i free tour non sono gratuiti, è richiesta una mancia in base alla soddisfazione del cliente a fine visita. Solitamente ogni viaggiatore dà in media tra i 10€ e i 20€.
La visita comprende un giro a piedi di circa due ore, alla scoperta delle attrazioni principali della città, con informazioni generiche su piazze e monumenti.
2 – Il free tour è condotto da guide con patentino? Non sempre
In alcune piattaforme è possibile improvvisarsi guida turistica, senza essere in possesso di regolare patentino. In tal modo viene a mancare la garanzia formale di competenze e conoscenze approfondite e certificate, per una corretta rappresentazione del patrimonio culturale italiano.
Un recente disegno di legge (luglio 2023) introduce nuove regole per il settore turistico, tra cui l’elenco nazionale delle guide turistiche e multe per chi esercita la professione abusivamente.
Se verrà approvato, le piattaforme che erogano servizi con guide non abilitate dovrebbero conformarsi, ma potrebbero anche trovare nuovi espedienti, specialmente quelle con sede all’estero.
3 – I free tour drogano il mercato della cultura
È bene sapere che l’attività dei free tour si muove al confine delle norme di diritto tributario e amministrativo.
I “free tour” si fondano su un totale annullamento dei prezzi di vendita dei servizi, drogando così il gioco competitivo del mercato. Difatti, le piccole donazioni, le offerte e le mance, secondo l’ordinamento italiano, non sono soggette a tassazione.
Inoltre, i free tour possono creare concorrenza sleale nei confronti degli operatori turistici tradizionali, che devono rispettare le leggi fiscali e del lavoro italiane. Questi ultimi sono spesso costretti a sopportare oneri finanziari maggiori e possono difficilmente competere con i free tour in termini di prezzo.
4 – I free tour sono spesso affollati, standardizzati e chiassosi
I free tour sono spesso affollati, perché per incrementare il guadagno, vengono creati gruppi troppo numerosi. Il sovraffollamento rende l’esperienza meno piacevole e standardizzata. Con i gruppi grossi vi possono essere problemi di sicurezza, perché difficili da gestire, e non solo in caso imprevisti. I gruppi troppo numerosi arrecano infatti un disagio agli esercenti dei negozi, quando stazionano davanti, ma anche ai local, quando sommersi da turisti insubordinati.
Talvolta sussiste anche un problema di inquinamento acustico, in quanto le guide dei free tour, invece di essere provviste di sistema radio auricolari, fanno spesso uso di microfoni a tutto volume.
5 – I professionisti della cultura devono essere pagati
Faresti la spesa dal tuo fruttivendolo di fiducia, lasciandogli una semplice mancia?
La cultura è cibo per la nostra anima: va riconosciuto il valore alle professionalità che lavorano in questo settore, retribuendone equamente le prestazioni.
Infatti, quando siamo di fronte a collaborazioni in forma continuata e ripetuta, non possiamo più definirle volontariato.
Per un turismo etico, la guida è local e paga le tasse
Ci riempiamo spesso la bocca invocando un turismo etico e sostenibile: ricordiamoci allora che viaggiare in modo sostenibile e responsabile significa anche sostenere l’economia dei luoghi in cui abbiamo deciso di trascorrere le vacanze. Comprando souvenir prodotti localmente, scegliendo piccoli ristoranti -non catene- e affidandosi alle guide turistiche ufficiali locali, che pagano regolarmente le tasse.
Come fare una visita guidata e non spendere un capitale?
È bene sapere che molte guide turistiche ufficiali organizzano tour di gruppo, definiti tour a raccolta, dove aggregano più persone, o family tour. I gruppi sono più piccoli di quelli orchestrati per le cosiddette visite gratuite, con un costo un po’ più alto, ma l’esperienza è decisamente più piacevole e personalizzata.
Un modo per risparmiare può essere quello di organizzare ad esempio un tour di più famiglie, se si viaggia con bambini e ragazzi, per potersi godere una visita guidata cucita su misura e coinvolgente.
Una guida turistica abilitata con un tour privato ti permetterà di scoprire davvero il genius loci (lo spirito del luogo), la sua unicità e sfumature, non solo con informazioni storiche-artistiche, ma anche attraverso aneddoti, costumi e tradizione.
Leggi le nostre esperienze di visite con guida turistica abilitata!
Visita guidata a Firenze per famiglie
Silvia The Food Traveler dice:
Mi è capitato di essere tentata di partecipare a un free tour in qualche città, ma poi ho sempre lasciato perdere proprio per questi motivi. Innanzitutto un servizio si deve pagare, e poi è scorretto nei confronti di chi ha studiato per fare il lavoro di guida turistica: una concorrenza sleale che danneggia gli operatori del settore.
Jerry dice:
Che sia a Roma, Napoli, Palermo, Firenze……i Free tour (gestiti da guide professioniste, regolarmente abilitate….anche in più lingue) offrono un servizio di alto livello e soddisfazione. Non c’è un solo punto che corrisponde al vero!!! Ovviamente lo scrivente avrà la sua convenienza……bisogna poi verificare quale sia la reale qualità!
Teresa dice:
Buon giorno Jerry! Grazie per il suo contributo alla discussione. È vero che molti tour sono condotti da guide competenti e offrono un’esperienza di qualità.
Tuttavia, è importante sottolineare che la qualità dei free tour può variare notevolmente in grossi gruppi, ma soprattutto che non sempre c’è trasparenza riguardo agli aspetti economici, come la gestione delle mance e il rispetto delle normative fiscali. Il mio articolo intendeva proprio stimolare una riflessione su questi aspetti, affinché i viaggiatori possano fare scelte più consapevoli.
MarquesDuPombal dice:
Faccio la guida di free tour da svariati anni (all’estero). Non ho il patentino ma ho studiato e studio costantemente per presentare all meglio la città che amo e dove ho scelto di vivere. I gruppi rischiano di essere più grandi solo durante le festività, ma tutte le agenzie hanno un numero massimo di partecipanti, e i tour sono sempre ben gestiti e piacevoli. Ricevo quelle che vengono definite “mance” (sulle quali pago le tasse, la scelta di essere un evasore è personale e non fa per me). Grazie al fatto che i miei tour – come quelli di molti colleghi – sono istruttivi, divertenti e ben curati, i clienti sono soddisfatti e quindi generosi, e porto a casa uno stipendio dignitosissimo. Questo articolo è pura fuffa e denigra una categoria inutilmente
Teresa dice:
La ringrazio per il suo commento e per aver condiviso la sua esperienza. È importante avere diverse prospettive su questo tema. Non metto in dubbio la sua competenza e preparazione, e che lei e molti suoi colleghi paghiate onestamente le tasse. Ritengo però che l’assenza di una chiara regolamentazione per i free tour possa portare a disparità e a una concorrenza sleale con le guide turistiche autorizzate. La mancia, visto che non è richiesta una ricevuta, può essere un incentivo per l’evasione fiscale. Ci tengo a precisare che nonostante le mie preoccupazioni per il sistema dei free tour, non ho nulla contro le guide turistiche che svolgono questo lavoro con professionalità, passione e nella legalità (non evadendo). Sarebbe auspicabile però una regolamentazione dei free tour che tuteli le guide turistiche autorizzate, garantisca la trasparenza per i clienti e promuova un turismo equo e sostenibile.
Antonio della corte dice:
I free tour sono una piaga ormai in tutta Europa. La cosa peggiore è vedere guide ufficiali farli.
Non si può lavorare e non essere pagati, stiamo tornando indietro di secoli.
Una guida ufficiale ha studiato, non solo la storia e l’arte, per fare la guida bisogna studiare tourism management, come comportarsi in situazioni di difficoltà, etc..
I tour gratuiti andrebbero aboliti, sono di una concorrenza sleale inaudita nei confronti di chi investe, tempo, capitali e passione.