A Treviso, il Museo nazionale Collezione Salce conserva la più ampia raccolta di grafica pubblicitaria esistente in Italia, donata allo Stato dal trevigiano Ferdinando Salce (1877-1962).
La collezione consta di ben 50000 pezzi (25000 di nuova acquisizione), al 99% in materiali cartacei. Da qualche anno ha trovato sede permanente in due importanti spazi espositivi, la Chiesa di Santa Margherita e il complesso annesso alla Chiesa di San Gaetano.
L’offerta museale non ha una forma espositiva permanente: per scelta scientifica e per ragioni conservative, i manifesti della Collezione Salce sono esposti a rotazione, nell’ambito di mostre temporanee.
Sommario
La location Santa Margherita degli Eremitani
Inaugurata nel 2021, dopo un importante restauro, la sede di Santa Margherita degli Eremitani ospita al suo interno lo spazio espositivo (una superficie di 700 m²), il laboratorio di restauro e il caveau tecnologico, ove viene conservata l’intera Collezione.
La chiesa, duecentesca, era ricca di affreschi, tra cui il pregiato ciclo trecentesco delle Storie di Sant’Orsola di Tomaso da Modena. Questo ciclo pittorico fu riscoperto casualmente nel 1882-83 dall’abate Luigi Bailo, quando la chiesa era già da tempo sconsacrata e in rovina. Gli affreschi furono staccati, restaurati e oggi sono fruibili presso la Chiesa di Santa Caterina.
Potrete però ammirare una ricostruzione virtuale di tali affreschi, all’interno del museo Salce, grazie alla loro proiezione sulle pareti dove erano prima dello stacco.
Il Museo Nazionale Collezione Salce, infatti si è dotato anche di un percorso multimediale, che propone da un lato l’appena citato ciclo pittorico di Tommaso da Modena, dall’altro un videomapping creato con la digitalizzazione di tutti i manifesti che conserva.
La location presso il complesso di San Gaetano
Oltre alla sede in Santa Margherita, nel complesso della chiesa di San Gaetano è stato allestito un ulteriore spazio per le mostre temporanee, l’accoglienza e gli uffici.
La nuova mostra “Moda e pubblicità in Italia 1890-1950”
Nella nuova mostra “”Moda e pubblicità in Italia 1890-1950″” è stato dato risalto a due vicende prettamente italiane: la comunicazione dei Magazzini Mele di Napoli e quella della Rinascente di Milano.
I Magazzini Mele furono in Italia il primo esempio di grandi magazzini italiani, al cui interno era possibile trovare tessuti e abiti preconfezionati per tutta la famiglia a prezzi modici (prima ci si affidava a una sarta, o si cuciva in casa).
I fratelli Mele furono antesignani anche nel settore pubblicitario. Avevano compreso l’importanza del nascente marketing: artisti come Marcello Dudovich e Leopolodo Metlicovitz, veicolavano con maestria il messaggio pubblicitario.
La moda, attraverso i manifesti pubblicitari che iniziano a tappezzare le città, diventa sogno collettivo che riflette le ambizioni della nuova classe borghese.
I manifesti sono uno spaccato dell’epoca, con la raffigurazione del nascente prêt-à-porter, che racconta l’evoluzione dell’abito della donna (ma anche il suo ruolo nella società).
Dalle dame coi vitini di vespa di fine secolo, negli anni Venti le donne si liberano da corsetti e bustini, per indossare modelli più fluidi. Trascorrono altri dieci anni, e le nuove donne appaiono ancora più sportive e dinamiche.
Come venivano stampati i manifesti?
Durante la visita, ci siamo chiesti come fossero stampati i cartelloni pubblicitari.
La tecnica utilizzata era quella della cromolitografia: venivano preparate tante lastre di pietra con il disegno inciso, quanti erano i colori per la tiratura. Occorreva passare più volte lo stesso foglio di carta sulla matrice di pietra, facendo molta attenzione all’esatta sovrapposizione del colore.
Informazioni sulla mostra “Moda e pubblicità in Italia 1890-1950”
La mostra sarà aperta fino al 30 aprile 2023, dal venerdì alla domenica dalle 10:15 alle 17:45.
Sede Santa Margherita +39 0422 423386
Sede San Gaetano +39 0422 591936
Scopri anche cosa fare a Treviso e dintorni con i bambini!
Silvia The Food Traveler dice:
Ma che bella questa mostra! Trovo molto affascinanti le pubblicità di un’epoca passata, non solo quelle della moda ma anche quelle delle bevande e del cibo: hanno il potere di riportarci indietro nel tempo ma anche di permetterci di “sbirciare” nel passato. Queste immagini legate agli abiti rappresentano proprio l’evoluzione della moda e del ruolo della donna.
Ora devo solo capire quando posso organizzare una gita a Treviso!
Marina Fiorenti dice:
Ho visto i manifesti per i magazzini Mele ad una mostra su Marcello Dudovich, davvero bellissimi!
Annalisa Spinosa dice:
Non conoscevo la storia dei Magazzini Mele di Napoli. Mi fa piacere leggere di eccellenze del sud Italia di periodi storici antecedenti al nostro, e questo è un bellissimo esempio. Spettacolare l’area dedicata ai manifesti, per me che sono un appassionata del genere una vera chicca.
Libera dice:
Una mostra di questo genere non l’ho ancora mai vista e per questo mi ha incuriosito davvero molto. Ci hai fatto scoprire una vera chicca.
Eliana dice:
Io questa mostra la DEVO visitare! Adoro i cartelloni pubblicitari, soprattutto quelli vintage, quindi questa esposizione la adorerei! La distanza è tanta ma magari, un weekendino… Perché no?
Teresa dice:
Questa mostra specifica è fino ad aprile, ma tieni conto che essendo un museo permanente che espone a rotazione, avrai comunque anche in futuro di visitarlo.
La Kry dice:
Avevo visto una pubblicità di questo allestimento e mi era sembrato interessante per una visita ma poi, grazie alla mia potente memoria da criceto, me ne sono completamente dimenticata!
Grazie per avermelo ricordato. Vado a segnarmelo prima di scordarlo di nuovo!
LARA dice:
Stupendi oggi come allora, anche se io sono un pò vintage e preferisco l’art decò e il futurismo, su cui tra le altre cose, ho fatto la mia tesi di laurea. La grafica dell’epoca era di una raffinatezza unica, peccato che Treviso è lontana da me, sarebbe stato bello vedere dal vivo questi manifesti.
ANTONELLA dice:
Grazie del bellissimo suggerimento! Non sapevo di questa mostra e mi interessa moltissimo il tema legato alla pubblicità della moda dato che ho lavorato per molti anni in questo settore.
La location della chiesa degli Eremitani deve essere bellissima con la proiezione degi affreschi, davvero un “museo” interessante
Teresa dice:
Confermo, molto suggestiva!
Alessandra dice:
Molto interessante questa mostra. A volte le nostre città racchiudono dei musei che sono dei veri gioellini purtroppo poco conosciuti. Grazie del suggerimento!!
Teresa dice:
Prego!